blocchiamo i predatori dell’ acqua

BLOCCHIAMO I PREDATORI DELL’ACQUA E ANCHE I VANDALI DEL CREATO. La Chiesa Cattolica  ha celebrato nel 2007 la Giornata per la salvaguardia del Creato con particolare riguardo all’ACQUA, volendo così testimoniare e ricordare a tutti i cristiani l’importanza vitale della salvaguardia della tutela dell’ambiente come dono che Dio ha affidato all’umanità:custodire e coltivare la terra come un giardino (GN 2,15); l’acqua è elemento fondamentale e decisivo per la vita di tutti gli esseri viventi del pianeta azzurro.La Chiesa Cattolica ha riconosciuto alcuni punti fondamentali nel considerare l’ACQUA come:a)       l’acqua è un bene comune della famiglia umana, da gestire in modo adeguato per garantire la vivibilità del pianeta, ma soprattutto garantire l’accesso all’acqua potabile alle generazioni future, per questo motivo è necessario impostare politiche dell’acqua capaci di contrastare gli sprechi e gli abusi che questi comportano, promuovendo nello stesso tempo un uso responsabile rivolto ai settori imprenditoriali ed all’agricoltura.. tutelare la disponibilità di acqua pulita dalle varie forme di inquinamento…..salvaguardando così gli ecosistemi marini e fluviali per serbare la diversità biologica esistente.b)      Il principio di responsabilità dei governanti e dei politici, incapaci di proporre nuovi stili di vita, nel segno della sobrietà e del risparmio sui consumi…c)       E’ necessario regolare con leggi la destinazione universale dell’acqua, in quanto Bene Comune di tutti.L’Acqua non è una realtà economica –da considerare una merce-, ma un dono derivante dalla creazione, l’acqua per cui ha una destinazione universale, da regolamentare a livello normativo, i soggetti pubblici devono garantire ad ogni essere vivente il diritto fondamentale all’acqua.Proprio perché senza acqua la vita è minacciata, come evidenziato dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, tale diritto è universale e inalienabile (n.485).Il Consiglio Ecumenico delle Chiese più volte ha sottolineato la relazione esistente tra la considerazione dell’acqua come dono e il diritto all’accesso all’acqua potabile a tutti i popoli.Detto ciò riteniamo importante informare i cittadini dell’Alta Valtellina che in Italia è stato costituito il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua al cui interno si adoperano Comitati territoriali, associazioni, forze culturali e religiose, rappresentanti sindacali e di partiti politici, i quali, in pochi mesi e tutto all’insegna del volontariato, hanno raccolto più di 400.000 firme in tutta Italia a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico. In Altavaltellina la raccolta firme è stata organizzata in tre comuni (Bormio-Valdidentro e Valdisotto) ed ha ottenuto circa un migliaio di firme.A seguito di tale impegno profuso annunciamo che la nostra battaglia sull’Acqua ha prodotto in questi giorni il risultato che il Senato della Repubblica Italiana  ha approvato la moratoria sui processi di privatizzazione del sevizio idrico come da:

Testo della moratoria approvato in senato

Art. 26-bis. (Disposizioni in materia di servizi idrici)
1. Al fine di assicurare la razionalizzazione e la solidarietà nell’uso delle acque, fino all’emanazione delle disposizioni adottate in attuazione della legge 15 dicembre 2004, n. 308, integrative e correttive del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, contenenti la revisione della disciplina della gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati, e comunque entro e non oltre dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto non possono essere disposti nuovi affidamenti ai sensi dell’articolo 150 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152. La titolarità delle concessioni di derivazione delle acque pubbliche è assegnata ad enti pubblici.2. Nell’ambito delle procedure di affidamento di cui al comma 1 sono ricomprese anche le procedure in corso alla data di entrata in vigore della presente legge fatte salve le concessioni già affidate.

3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, predispone e trasmette alle Camere una relazione sullo stato delle gestioni esistenti circa il rispetto dei parametri di salvaguardia del patrimonio idrico e in particolare riguardo all’effettiva garanzia di controllo pubblico sulla misura delle tariffe, alla conservazione dell’equilibrio biologico, alla politica del risparmio idrico e dell’eliminazione delle dispersioni, alla priorità nel rinnovo delle risorse idriche e per il consumo umano". Riteniamo fondamentale il diritto all’informazione da parte delle autorità locali a tutti i cittadini, perché solo attraverso la consultazione e la costruzione del consenso le autorità locali dovrebbero apprendere ed acquisire dai cittadini le strategie migliori per formulare scelte politiche-ambientali riguardanti il patrimonio pubblico, questo secondo il principio della cooperazione e della integrazione….. e non della demagogia….Vogliamo ricordare a tutta la Comunità dell’Alta Valtellina che l’Italia  è stata condannata dalla Corte di Giustizia delle Comunità  Europee: sentenza del 20 settembre 2007 causa C-304/05 vedasi Mondiali 2005, CHI PAGA POI SONO TUTTI I CONTRIBUENTI ITALIANI, MENTRE ALCUNI SI SONO ARRICCHITI…..sulla nostra pelle.

PER DARE INFORMAZIONI CORRETTE A TUTTI I CITTADINI:

è orami noto come lo sfruttamento idroelettrico in tutta la provincia di Sondrio abbia conseguenze devastanti sul territorio, le azioni di cannibalismo imprenditoriale rivolte all’ambiente da parte di SpA per la produzione di energia elettrica rendono profitti ingentissimi.

Occorre riflettere circa la corsa per innevare a quote sempre più basse, in una lotta assurda contro il costante innalzamento di quota della neve naturale. Si consideri che i gestori degli impianti di risalita pagano un canone che va da euro 13.515  per 3 milioni di metri cubi annui ad un canone minimo di euro 1.843. Se facciamo due conti ecco il risultato: 1 metro cubo di acqua equivale a mille litri, il consumo di acqua dolce per fare la “neve tecnica” varia da 200 a 500 litri al minuto (da 2 a 8 litri al secondo); e cioè 18000 litri nell’arco di un’ora in un periodo in cui le temperature sono più basse.
Un cannone spara neve funziona mediamente 10 ore nell’arco di una giornata ( in prevalenza nelle ore notturne quando la temperatura è più bassa );  ne consegue un consumo di 180.000 litri d’acqua dolce che equivale al consumo idrico di circa novecento persone se ci riferiamo a un consumo pro capite di circa 200 litri d’acqua al giorno (media europea). In conclusione deduciamo che in  località turistiche invernali importanti come Bormio, Valfurva, Madesimo Valmalenco, Livigno etc etc ove vi sono centinaia di cannoni in 3 o 4 giorni si superano di gran lunga i 180.000 litri per cannone,  10 cannoni in una notte equivale ad un consumo di litri di acqua dolce 1.800.000. A Bormio per i mondiali di sci hanno funzionato per un mese intero centinaia di cannoni utilizzando una quantità abnorme di acqua potabile  sottraendo così ai cittadini un patrimonio pubblico……  
Un altro passaggio importante sono le concessioni di "attingimento" la concessioni viene rinnovata ogni anno per un massimo di 5 anni: alla domanda, ma i gestori sparacqua da almeno 15 anni fanno neve artificiale ….. c’è qualcosa che non quadra nei conti.DOVE SONO I CONTROLLORI?????????Ulteriore dato da non sottovalutare è il consumo energetico per ogni ettaro di superficie innevata che varia tra i 2000 e i 7000 Kw/h. Per dare un’idea delle grandezze in campo, ciò è riferibile all’utilizzo annuo di energia elettrica di 8 famiglie.Rammentiamo l’art.1  secondo comma dello Statuto del Parco Nazionale dello Stelvio che così recita:“il Consorzio di gestione ha personalità giuridica di diritto pubblico, è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’ambiente ed è articolato in organi ed uffici su tutto il territorio del Parco”…..In conclusione, sono il Corpo forestale dello Stato e i servizi forestali delle Province Autonome, deputati ai fini della sorveglianza.Invitiamo tutti i cittadini a rendersi partecipi del controllo del proprio patrimonio pubblico recandosi presso la sede del Consorzio del Parco per la lettura degli atti deliberati e pubblicati negli appositi spazi che devono essere accessibili e di facile lettura per tutti i cittadini.Comitato Acqua PubblicaProvincia di Sondrio

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