giornate attivismo amnesty

ENTRA IN AZIONE CON AMNESTY INTERNATIONAL!
FATTI FOTOGRAFARE
PER LIBERARE I DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI DETENUTI IN CINA
24 – 25 maggio 2008 dalle ore 17:30 – Piazza San Giorgio al Corso
Giornate dell’Attivismo – Amnesty International

Sabato 24 e domenica 25 maggio, in tutt’Italia, migliaia di soci e simpatizzanti di Amnesty International prenderanno parte alla III edizione delle Giornate dell’Attivismo.
Le Giornate dell’Attivismo intendono promuovere la partecipazione attiva ad Amnesty International, coinvolgendo le persone già iscritte e quelle che si iscriveranno o si avvicineranno all’associazione nel corso del fine settimana, nelle campagne del principale movimento mondiale in difesa dei diritti umani.
Quest’anno, le Giornate dell’Attivismo saranno dedicate alla campagna “Pechino 2008. Olimpiadi e diritti umani in Cina”. I Gruppi locali di Amnesty International, tra cui anche quello di Reggio Calabria, organizzeranno iniziative per esprimere solidarietà ai difensori dei diritti umani che sono in carcere per aver denunciato le violazioni commesse nel periodo pre-olimpico e per ottenere la loro immediata scarcerazione. La tutela dei difensori dei diritti umani cinesi rientra tra gli obiettivi della campagna relativa alla Cina, unitamente al riconoscimento della libertà di espressione, all’adozione di leggi che garantiscano un processo equo ed imparziale e all’abolizione della pena di morte.

Sabato 24 e domenica 25 maggio sarà proposto alla cittadinanza di farsi fotografare accanto al volto di un difensore dei diritti umani cinese perseguitato in Cina. Un modo simbolico per sostenerlo, spendendo il proprio volto per la loro libertà.

Le Giornate dell’Attivismo rappresentano un altro forte richiamo alla Cina, affinché rispetti l’impegno di migliorare la situazione dei diritti umani, assunto nel 2001 di fronte al Comitato olimpico internazionale, al momento dell’assegnazione dei Giochi olimpici del 2008. Questo richiamo avrà i nomi e i cognomi di Bu Dongwei, Shi Tao, Chen Guangcheng e Ye Guozhu, uomini condannati da leggi che negano l’esercizio di diritti fondamentali e in favore dei quali saranno raccolte delle firme.

Bu Dongwei. (noto anche come David Bu) il 19 giugno 2006 è stato condannato a due anni e mezzo di “rieducazione attraverso il lavoro” a Pechino per "aver ostacolato l’applicazione della legge nazionale e aver disturbato l’ordine sociale " dopo che la polizia aveva ritrovato nella sua abitazione opuscoli del movimento Falun Gong.

Shi Tao è un giornalista condannato a dieci anni di reclusione per avere diffuso via internet la direttiva del governo cinese che invitava i media a non riportare opinioni contrarie alla politica del governo, in occasione dell’anniversario dei fatti di piazza Tienanmen. La complicità di Yahoo, che ha fornito i dati di Shi Tao al governo cinese, ha reso possibile l’arresto e la condanna nel 2005 del giornalista, tuttora detenuto nel carcere di Chishan e costretto ai lavori forzati.

Chen Guangcheng, consulente legale non vedente, protagonista di campagne contro la pianificazione familiare forzata, è stato condannato nell’agosto 2006 a quattro anni e tre mesi di reclusione per “danneggiamento di proprietà pubblica e assembramento di persone per bloccare il traffico”. Prima del processo aveva trascorso un anno agli arresti domiciliari.

Nel 2003 alcuni ufficiali del distretto di Xuanwu a Pechino si sono alleati con i costruttori e hanno forzato i residenti a trasferirsi in un’altra zona della città. Tra le proprietà sgomberate vi erano un ristorante e un alloggio per i quali Ye Guozhu non ha ancora ricevuto un adeguato risarcimento.
Il 24 agosto 2004, Ye Guozhu ha chiesto il permesso ufficiale per una manifestazione pubblica. Il 18 dicembre è stato, per questo, accusato di “disturbo dell’ordine pubblico” ed è stato condannato a quattro anni di carcere; condanna poi confermata in appello.

Il movimento di Amnesty International operante per la difesa dei diritti umani da decenni grazie all’impegno di migliaia di attivisti che raccolgono firme, si confrontano, sensibilizzano, diffondono informazioni e testimonianze, danno voce ai tanti che subiscono violazioni dei diritti fondamentali e che spesso trovano solo nell’opinione pubblica internazionale una solidale e attenta interlocutrice. Le giornate dell’attivismo costituiranno una nuova occasione non solo per queste singole persone ma per quanti quotidianamente rischiano nell’esercizio delle loro libertà fondamentali. Il gruppo reggino di Amnesty International sarà quindi in piazza per un nuovo confronto e per proporre un nuovo impegno da condividere nel segno di un’indignazione che deve necessariamente crescere e acquisire la forza e il volto del cambiamento.
Reggio Calabria, 22 maggio 2008

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